Lo stupore d'Egitto, le grandi opere, i debutti: torna 'Aida' alla Fenice

Una grande opera faraonica fu quella dell'apertura del Canale di Suez nel 1869. Essa rivoluzionò il modo di far circolare le merci e non solo, collegando il Mediterraneo all'Oceano Indiano senza circumnavigare l'Africa. Per celebrare questo, il vicerè d'Egitto Ismail Pascià decise di inaugurare il Teatro del Cairo con qualcosa a tema. Verdi accettò di scrivere ‘Aida’, che andò in scena laggiù nel 1871. La Fenice la mette in scena, dopo un lungo periodo di assenza, secondo la regia di Mauro Bolognini, ripresa da Bepi Morassi e diretta da Riccardo Frizza. Un’opera dall’esotismo trascinante per la cui grandiosità sono richieste anche scene di balletto, interpretate dal Nuovo Balletto di Toscana. Due i debutti: il tenore Francesco Meli che per la prima volta canta in Italia come Radames e il battesimo in ‘Aida’ del soprano Roberta Mantegna. Scene di Mario Ceroli, costumi di Aldo Buti, luci e coreografie rispettivamente di Fabio Barettin e Giovanni Di Cicco. Doppio cast: accanto a Roberta Mantegna, Monica Zanettin (Aida); Diego Cavazzin, secondo Radames; Mattia Denti (Il re); Amonasro, Roberto Frontali e Luca Grassi; Ramfis Riccardo Zanellato e Simon Lim; Amneris, Irene Roberts e Silvia Beltrami; Rosanna Lo Greco, Gran sacerdotessa. Coro e Orchestra della Fenice (Claudio Marino Moretti, maestro del Coro). La prima di sabato 18 maggio sarà trasmessa in diretta da Radio Rai 3 e la recita di domenica 26 maggio verrà trasmessa da France Télévision.

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