Europee, è già duello tra candidati presidenti: Weber (Ppe): "Rispetto per i primi". Timmermans (Pse): "Nessuno è indispensabile"

Entrambi escludono ogni cooperazione con i sovranisti ed entrambi aprono a un'alleanza con i Liberali e i Verdi, le forze che più hanno guadagnato posizioni in queste elezioni europee. Ma per il resto nelle prime dichiarazioni dopo il voto, le posizioni dei due principali candidati alla presidenza della Commissione - il popolare Weber e il socialista Timmermans - appaiono distanti. I loro partiti rimarranno rispettivamente il primo e il secondo per numero di deputati nel parlamento europeo, ma entrambi perderanno molti seggi rispetto all'ultima tornata elettorale e sono destinati a dover trovare un accordo tra loro e/o con altre forze per garantire una maggioranza nella prossima assemblea continentale.
 
Weber reclama per il Ppe la poltrona più alta dell'esecutivo continentale e avverte che nessuna maggioranza è possibile senza popolari. Timmermans però ribatte che "nessun partito è indispensabile" e avverte: "prima si costruisce una coalizione e un programma, poi parte il Game of Thrones delle poltrone.
 
Di Marco Billeci

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