Europarlamento, parte 'risiko' alleanze. Zanni (Lega): "Quasi chiuso con Farage". Castaldo (M5S) "Flop gruppo non è colpa mia"
Dopo il voto europeo, al parlamento di Bruxelles si aprono i giochi per la formazione dei gruppi politici. Una partita che si preannuncia particolarmente complicata per il Movimento 5 Stelle, che ha visto naufragare il progetto per la formazione di un raggruppamento autonomo, dati i pessimi risultati nelle urne degli alleati scelti prima delle elezioni. Parlando all'indomani del risultato, Di Maio ha indirettamente indicato nell'eurodeputato Fabio Massimo Castaldo il responsabile del fallimento della strategia grillina. Quest'ultimo respinge le accuse rifiutandosi però di svelare quali saranno ora i prossimi passi, dopo che ad esempio i Verdi hanno già sbarrato la porta ai pentastellati.
Parla invece l'altro uomo forte dei partiti di maggioranza di governo a Bruxelles, l'eurodeputato e responsabile esteri della Lega Marco Zanni, che annuncia la prossima chiusura dell'accordo con il Brexit Party di Nigel Farage per l'adesione al gruppo dei sovranisti. "Puntiamo a cento deputati", dice Zanni a proposito del nuovo raggruppamento ridimensionando in parte le ambizioni di Salvini che aveva parlato di un obbiettivo di 150 parlamentari. Zanni poi rivendica per la Lega il ministero degli Affari Europei vacante dopo il passaggio di Paolo Savona alla Consob: "Fontana sarebbe perfetto per quel ruolo". E sulla scelta del commissario europeo dice: "Non decidiamo da soli, ma deve essere un uomo che ha la totale fiducia della Lega".
Video di Marco Billeci