Craxi, il ricordo del socialista Achilli che si oppose al segretario Psi: "Che litigate in direzione. I leghisti? All'epoca sventolavano il cappio in parlamento"
"Le sue sintesi in direzione erano autoritarie e spesso si arrivava a insulti e parolacce. Ma come segretario era senz'altro autorevole". Michele Achilli, socialista, sei volte deputato e una volta senatore, è stato uno degli animatori della corrente Sinistra Psi che all'interno del partito fu in contrapposizione a Bettino Craxi. L'ex presidente del consiglio "è stato un rottamatore ante-litteram", perché una volta preso il potere all'hotel Midas nel 1976, "aveva emarginato i vecchi del partito". "Eravamo favorevoli alla sua politica economica ma - ricorda Achilli - sulla gestione del partito da subito avvertimmo fenomeni clientelari e di corruzione". Il docente in pensione del Politecnico di Milano, senza alcun coinvolgimento nelle inchieste di Mani Pulite, rimproverava a Craxi "di aver lasciato che il malaffare prosperasse a livello locale". In questi giorni si commemorano i 20 anni dalla morte dell'ex leader socialista, ma Achilli non è andato ad Hammamet: "Vedo molti tartufisti. Mi chiedo se i leghisti presenti si siano portati il cappio che mostravano in parlamento ai tempi di Tangentopoli"
di Andrea Lattanzi