Cina, la storia a lieto fine del villaggio del Sichuan: i bambini non scaleranno più una montagna per andare a scuola

Le famiglie del remoto villaggio di Atule’er, nella provincia cinese del Sichuan, hanno iniziato una nuova vita: nell'ambito del programma nazionale di riduzione della povertà, gli 84 nuclei familiari di etnia Yi sono stati trasferiti in un complesso residenziale nella città della contea di Zhaojue, distante 70 km dal villaggio. Ma il costo del trasferimento nel centro urbano non è stato interamente coperto dal governo cinese e le famiglie, con un reddito pro capite annuo di circa 400 euro, hanno dovuto versare una somma di 325 euro a persona per accedere nel nuovo appartamento arredato.

Il remoto villaggio è diventato famoso dopo che nel 2016 fecero il giro del mondo le immagini di adulti e bambini che erano costretti ad arrampicarsi su una scala alta 800 metri utilizzando una rete di scale fatta di bambù. Il clamore mediatico aveva spinto il governo locale, nello stesso anno, a stanziare 140.000 dollari per installare una struttura di acciaio, consentendo agli abitanti del villaggio di raggiungere in minor tempo la città più vicina.

 

A cura di Serena Console

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