Omicidio Cerciello, l'avvocato di Elder: “Varriale bugiardo”. Il legale del carabiniere: "È credibile"
La testimonianza del carabiniere Andrea Varriale, collega del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega ucciso lo scorso luglio a Roma da Finnegan Lee Elder, al processo per l'omicidio del militare fa discutere i legali delle parti. "Non mi ha convinto, la sua è una storia con troppi buchi. Non ha spiegato perché ha mentito sul fatto di aver portato con sé l'arma di servizio quando non era vero", attacca Renato Borzone, legale di Elder. "Voleva evitare un procedimento disciplinare che poi si è di fatti aperto", ribatte Roberto Borgogno, legale del militare dell'Arma. Altro nodo dell'udienza è il ritrovamento del tesserino identificativo di Cerciello Rega, presumibilmente utilizzato per presentarsi a Elder e all'amico Gabriel Natale Hjorth. "Dopo un anno spunta improvvisamente un tesserino che non è stato acquisito con un verbale, non era sulla scena del delitto e non era stato riconsegnato tra gli effetti personali di Cerciello dagli operatori dell'ospedale Santo Spirito", spiega Borzone. "Varriale ha ribadito che anche altre persone, compresi i sanitari, avevano visto quel tesserino", replica Massimo Ferrandino, avvocato di Rosa Maria Esilio vedova di Cerciello Rega.
di Francesco Giovannetti