Maxi frana sul Monviso, crollano due torrioni
Il boato e poi la frana, a 3300 metri sul Monviso davanti agli occhi dei tanti escursionisti che si trovavano in zona. Ieri mattina, nel giorno di Santo Stefano, si è staccata una porzione di roccia ed è venuta giù dalla parete Nord, un po' più a valle del rifugio Quintino Sella, nella zona dei Torrioni di Sucai, a sinistra del canalone del Coolidge. La parete già negli ultimi vent'anni è stata soggetta a distacchi parziali, che negli ultimi giorni sono diventati più frequenti. Probabilmente a incidere anche il surriscaldamento che mette a rischio il legante del ghiaccio e causa crolli più frequenti, ma servirà del tempo per accertarlo. "Già è stato osservato, sia nella zona del Cuneese che nella zona alpina, dove si sono verificati crolli di materiale roccioso, che a incidere è la degradazione della condizione ghiacciata della roccia che rappresenta quindi l'effetto del surriscaldamento", spiega un geologo di Arpa Piemonte. In tanti, che erano sulle piste di Crissolo, hanno assistito alla scena filmando e scattando foto della frana.
di Cristina Palazzo