La poliziotta sospesa per un tatuaggio rimosso: "E' un'ingiustizia, spero sia solo un errore"
"Il tatuaggio sul mio polso non esisteva già prima delle visite mediche concorsuali. Speravo anzi venisse premiata una persona che si è sottoposta a nove trattamenti laser ustionanti dolorosi e costosi per diventare una poliziotta". L'agente Arianna Virgolino, 31 anni, commenta così la sospensione dal suo incarico per colpa di un tatuaggio su un polso: la ragazza non lo avrebbe eliminato del tutto prima delle preselezioni per entrare nella Polizia di stato.
L'articolo: Il caso dell'agente Arianna, sospesa per un tatuaggio che non ha più